Anestesia – Terapia del Dolore
È una disciplina della medicina che si occupa della diagnosi e della cura del paziente affetto da sintomatologia dolorosa acuta e cronica, benigna o neoplastica. Le patologie di competenza sono: il dolore neuropatico, il dolore cronico muscolo-scheletrico, le cefalee.
Il dolore cronico legato a patologie non oncologiche è riconosciuto come una malattia a tutti gli effetti da ormai molti anni.
Il “dolore malattia” compare quando il sintomo utile a evitare un danno diventa la causa dei problemi clinici del paziente.
Quando il dolore diventa LA malattia, l’approccio alla sua cura deve essere
a 360°, qualunque sia la sua origine; il suo trattamento deve avvalersi di farmaci, di procedure mininvasive, di un coordinamento tra varie figure specialistiche che sia rivolto alla diagnosi e al trattamento del dolore e, quando possibile, alla cura della causa che l’ha scatenato.
Principali applicazioni
MAL DI SCHIENA
Il mal di schiena è una delle patologie dolorose più comuni, colpisce oltre il 60% della popolazione adulta e presenta per la natura stessa delle numerose componenti coinvolte una notevole complessità sia di diagnosi che di terapia.
DOLORE NEUROPATICO
Il dolore neuropatico è una delle forme più invalidanti di dolore; può originare da patologie come la nevralgia del trigemino o l’herper zoester ma può anche avere
un inizio più subdolo, legato a interventi odontoiatrici o altri interventi chirurgici (ernia inguinale, protesi di ginocchio, ecc). La terapia del dolore oltre ad avvalersi delle terapie farmacologiche, anche in questo caso, può proporre una serie di trattamenti, dal blocco nervoso alla neuro modulazione, che possono svolgere un ruolo sia diagnostico che terapeutico
DOLORE OSTEOARTROSICO
Lo sviluppo di patologie articolari artrosi che a carico di articolazioni come spalla, anca, ginocchio, ma anche a livello di piccole articolazioni come mano e caviglia è spesso una situazione cronica, correlata all’età, all’uso lavorativo e a patologie predisponenti.
La fisioterapia prima e l’ortopedia poi, quando indicate, sono attualmente le migliori soluzioni
per questo tipo di dolore. Esistono però situazioni in cui la chirurgia ortopedica può non essere possibile o in cui tutte le tecniche di fisioterapia non hanno contribuito sufficientemente alla risoluzione del quadro doloroso, anche in questo caso la terapia del dolore, ormai non basata solo sull’uso di farmaci analgesici, ma in grado di modulare afferenze nervose anche in casi a protesi dolorose di anca o ginocchio o in casi di lesioni di cuffia dei rotatori della spalla non operabili è una ipotesi terapeutica da prendere in considerazione.
Il servizio di Terapia del Dolore può impostare cicli di infiltrazioni sia con farmaci che con sostanze con l’obiettivo di “rigenerare” (quando possibile) le articolazioni danneggiate dal processo infiammatorio; può intervenire sui nervi che trasmettono il dolore, bloccarli temporaneamente per verificarne il ruolo e poi “devitalizzarli” (la cosiddetta neuro modulazione) per tempi più lunghi; può, persino, posizionare dei veri e propri “pacemaker del dolore” per impedire al segna doloroso di raggiungere la percezione del paziente
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